Come tutto ebbe inizio (racconto)



Avevo 23 anni quando mi capitò la sera che cambiò per sempre la mia vita....
CONTINUA....


 Era primavera e l'aria iniziava a mettere abbastanza allegria nei nostri sabato sera, proprio in uno di questi vi era in progetto una festa in maschera in uno dei locali serali abitualmente frequentati da noi in estate.
Anche in passato era capitato un paio di volte un'occasione simile, e in entrambi i casi i miei amici optarono per vestirsi da donna, non ero nuovo a questa avventura, ma stavolta il party si sarebbe svolto nella capitale, da noi abitualmente frequentata in estate, e quindi l'imbarazzo in me era più palpabile rispetto al passato in cui ci limitavamo ad essere goffi e ridicoli nel nostro piccolo centro.
Questo disagio non sembrava colpire minimamente i miei amici che puntualmente nell'organizzare il tutto tirarono in ballo la carta del costume, e inevitabilmente finirono di nuovo per optare entusiasti per le loro vecchie gonne della nonna e le orrende parrucche sintetiche da quattro soldi. Non volli polemizzare visto che qualsiasi altra cosa sarebbe stata altrettanto ridicola, e così si iniziò a pensare ai preparativi del tutto.
Anche se ero (e sono tuttora) giovane e nient'altro che brutto, vivevo gia da tempo un periodo di confusione lontano da ogni tipo di relazione, lontano dal sesso e dalle donne mostrando gia da tempo una cura maniacale per me stesso e il mio corpo.
Pensai in cuei giorni che se dovevo vestirmi per la festa tanto valeva impegnarsi al massimo, sperando di essere scambiato realmente per una ragazza ed evitare qualche presa in giro, più ci pensavo e più l'idea mi catturava.
Arrivò il pomeriggio dei preparativi e l'unica cosa che mi ero preso la briga di comprare era una parrucca abbastanza di qualità, lunga e mossa di un bellissimo colore ramato che dava sul rosso e un paio di tacchi neri non troppo alti, il resto era pura fortuna avendo una sorella di poco più grande di me e più o meno con la mia stessa corporatura slanciata e tonica.
Illustratogli il progetto mi stupìì di trovare indumenti nel suo armadio che mai gli avrei attribbuito, tra cui uno splendido perizoma di pizzo rosso con relativo reggiseno e un bellissimo vestitino corto sopra il ginocchio di un tessuto nero lucido che stranamente mi fece sentire per la prima volta bella.
Mia sorella mi truccò, era un trucco leggero ed elegante, non ridicolo e marcato come i miei amici, quello mi rendeva affascinante e femminile come non ero mai stata prima, e quella sensazione mi rendeva felice e soddisfatta.
Ricordo ancora oggi l'espressione dei miei compagni quando mi videro, lore sempre goffi e ridicoli nelle loro movenze, mentre

io ero una ragazza al cento per cento nelle mie movenze e nei miei modi, nessuno rise nel vedermi, ma solo sguardi fissi e increduli che non capivano bene cosa stessi interpretando davvero.
Gli animi si spensero durante il viaggio e io mi sentivo sempre più a mio agio nella mia nuova forma per quella sera, bella e sexy nella mia espressione pensierosa mi sentivo addosso gli sguardi incuriositi dei miei amici e mi domandavo sempre di più perchè mai quella situazione mi appagasse tanto.
Iniziò la nostra serata, la pista era piena di gente che si divertiva, i miei amici già ubriachi da un po sparivano rincorrendo ragazze tra la folla, ma io non ero in vena di festeggiare, poggiata al bancone mi sentivo come la preda desiderata da qualcuno, quella da rincorrere e non il contrario.
Inconsapevolmente anche persa nei miei pensieri mi ero accorta che un ragazzo che ballava poco distante da me mi osservava da tempo, ma la cosa non mi imbarazzava, non ricambiavo i suoi sguardi, ma neppure li evitavo.
Osservando lo spumante che sorseggiavo attenta a non rovinarmi il rossetto, sparì nella fila alla cassa, per sorprendermi poco dopo con un lieve bussare sulla mia spalla scoperta dalla bretellina del vestitino un po scostata.
Rimasi sorpresa e ammutolità, ora non avevo idea di cosa fare, fu lui a rompere quegli interminabili attimi porgendomi un altro bicchiere, senza dire nulla ricambiai per gentilezza un suo sorriso e accettai il bicchiere.
Per fortuna fu lui a intraprendere il discorso, disturbato dalla musica alta mi disse le solite banalità da approccio, con il massimo della naturalezza mi sorrideva e parlando cercava un contatto con la mia pelle, proprio come se per lui fossi una vera donna.
Mi fece sentire di nuovo a mio agio con il suo chiacchierare, tanto che iniziò a colpirmi, osservavo i tratti del suo sorriso che mi conquistavano, era di pochi anni più grande di me mi disse, e più mi parlava più lo trovavo stranamente irresistibile.
Qualcosa di nuovo si stava accendendo in me, il personaggio che interpretavo stava prendendo il sopravvento sui miei sensi gettandomi tra le braccia di un sesso che fino ad allora non mi era appartenuto.
Non avevo idea di come si chiamasse, con la massima confidenza si era impadronito delle mie attenzioni senza neppure presentarsi, notò il modo ormai palese con cui seguivo le sue labbra, e con una carezza delicata mi prese una mano invitandomi ad uscire per allontanarci dal rumore della musica, capìì immediatamente le sue intenzioni, ma come ipnotizzata lo seguìì tenendo stretta la sua mano mentre scivolavamo tra la folla.
Ci allontanammo dall'ingresso continuando a passeggiare tra le file di auto che diventavano sempre più deserte, pensavo che era tutto ormai troppo imbarazzante per riprendere un normale discorso, ad un tratto lui mi tolse ogni dubbio bloccandosi di colpo si voltò prendendomi di sorpresa e avvicinò le sue labbra alle mie passandomi una mano tra i lunghi capelli, mi baciò con passione senza dire nemmeno una parola, ero paralizzata e confusa ma completamente in balia di quelle nuovi passioni.
Senza staccarsi dalla mia bocca mi trascinò tra de auto in sosta nel buio, e mi strinse ancora di più prendendomi con una mano un fianco e con l'altra più in basso come a volermi sollevare il mio gia basso vestitino.
Mi accarezzò il culo sotto il vestito e mi palpava mentre baciandomi mi stringeva verso la sua erezione che sentivo sempre di più, non rispondevo più di me e decisi di in quel momento di farmi travolgere da quella passione e cambiare per sempre la mia vita.
Con le mani scesi ad accarezzargli quella sporgenza sempre più dura, e a poco a poco gli slacciai i pantaloni, liberando un grosso cazzo che desiderava proprio me, lo strinsi tra le dita accertandomi che nelle vicinanze non ci fosse nessuno ed inizia a muoverlo avanti e in dietro osservando l'espressione di estasi sul suo volto.
Lui ormai completamente preso dalla mia lenta e inesperta sega, mi mise una mano sulla testa facendomi capire le sue intenzioni, non esitai a pensarci, mi inginocchiai davanti a quel bellissimo arnese e presi a leccarlo timidamente.
Man mano che prendevo confidenza con quel sapore mi facevo più audace, fino ad aprire le mie labbra e accoglierlo nel caldo della mia bocca, lo succhiavo lentamente ma gustandolo a fondo centimetro per centimetro, sentendo quella sensazione di pieno nela mia bocca capìì che quello era il mio oggetto del desiderio e che quella era la mia vera strada.
Lo succhiai fino a sentire i caldi getti che riempivano la mia bocca, non li apprezzai in qull'occasione, e li sputai, ma prima di rialzarmi non mancai di leccare ancora un po quel cazzo che mi aveva insegnato tanto su di me.


Mi risollevai imbarazzata e senza dire neppure una parola, con lo sguardo basso mi rincamminai verso il locale.
Spero vi piaccia, è stata davvero la mia prima esperienza... Baci baci... 
Autore: GabriellaTrav

Mammine zoccole in minigonna e collant al parco

 Vi è mai capitato di vederle? io si...
e sempre più zoccole in cerca di "cazzo duro"


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 altra mammina zoccola


Il triangolo magico

ma fatto cosi?
 

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Post scelto dall'amica Desirè


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Non so voi ma quando

vedo queste scene al supermercato... mi bagno tutta

La donna cattiva


Ammuchiate Japan - 2 Trav con boy fortunato



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